3.11.08

SI DIA INIZIO ALLE DANZE


Porca vacca e dico porca vacca… lo Spadacci Snowteam inizia la stagione con niente meno che un week end; 2 notti in albergo e 2 giorni di snow. Di cose da dire ce ne sono, quindi cercherò di essere breve. (Comunicato per le associazioni ecclesiastiche: questo racconto potrebbe essere pieno di PD, quindi qualora possibile siete pregati di astenervi dal leggerlo).

Presenti all’appello Jhonny Spada più due amici del team, il Dav ed Erling. I lettori più fedeli probabilmente ricordano che Spada sia un ritardatario cronico, ma mi tocca tristemente ammettere che c’è di peggio!! Ebbene si, il Dav è riuscito a fare tempi da record negativi. Quando io e Spada abbiamo citofonato la frase “dai, salite un attimo” aveva già fatto presagire il peggio. In un modo o nell’altro siamo riusciti a partire, ed avendo accumulato un discreto ritardo Erling si è sentito in dovere di scegliere una strada con in mezzo un passaggio a livello, giustamente chiuso, il quale ha scatenato già dei vari PD, DP e cristamenti vari.

Dopo questo piccolo inconveniente il viaggio procede in scioltezza, a parte la pioggia battente, a parte il capriolo che stavamo investendo, a parte la bufera di neve, a parte gli slittamenti sui tornanti, a parte che la Opel Corsa fatica a stare dietro a una Pegeout 406 super mega turbo plus anal, ma per il resto tutto a posto... PD.  riusciamo ad arrivare in vetta, arrivando all’hotel Pirovano in orario perfetto per perdersi la cena e con anche dei testacoda da tamarri eseguiti nel parcheggio innevato.

Passiamo subito al mattino successivo. 
Sveglia puntata alle 8 e colazione abbondante, perché ci vogliono energie per sopravvivere all’alcool della giornata. La bufera non accennava a diminuire, ma noi siamo dei duri, si sa, e quindi si parte per prendere la funivia. Skilift chiusi, ancore chiuse, visibilità nulla… e si aggiunge il fatto che per riprendere la funivia dopo essere scesi dalla pista bisognava camminare per 50 metri in salita. Motivazioni che bastano e avanzano per convincerci a tornare all’albergo e che spingono già al primo giro di Pampero Aniversario in fiaschetta. A sto giro ne avevo tre, per non rischiare di rimanere senza nel bel mezzo di una bufera di ne.
Ma noi siamo atleti, siamo dei duri, e quindi col cazzo che demordiamo. E scatta l’idea di costruirci un kick per saltare. Prima però si rende necessaria una pausa di degustazione del Torre Pietraia, vino pregiatissimo… o greggio, dipende dai punti di vista, il quale in alta quota acquisisce doti incredibili. Finalmente pronti e armati di pale comincia la costruzione del kick.La dura fatica di questa esperienza ci ha fatto meritare un’oretta in piscina, con idromassaggio, bagno turco e una manata sul naso al Dav da parte di Erling.
Passiamo direttamente al secondo giorno.
La bufera decide di calmarsi, la visibilità si fa più decente e quindi decidiamo di ritentare. Prima funivia, seconda funivia, skilift, prima discesa, di nuovo funivia… e fin qui tutto bene, finchè ci viene la brillante idea di spararci il fuoripista che ci avrebbe riportato al Pirovano. “Massì andiamo qui a destra”, grave errore!!! Se ci fossero stati dei cartelli di indicazione il primo avrebbe avuto scritto “salvezza” il secondo “morte”, ovviamente il cartello “salvezza” avrebbe indicato la sinistra. E fu così che ci siamo lanciati nell’esperienza più faticosa nella storia dello snowboard, primo pezzo in discesa… e poi mille mila chilometri da camminare con la tavola sottobraccio, attaccandola ai piedi solo di tanto in tanto per qualche breve pezzo.
Doccia scroccata alla piscina del Pirovano (in mutande) e poi tentativo di partenza, e qui la Opel Corsa accusa un po’ i due giorni passati ferma a 3000 metri, e ci mette giusto quella mezzoretta buona per accendersi. Pensavate che fosse finita qui! Invece no!
Il week end si conclude con una cena al ristorante La Brace, ristorante abbastanza IN, dove il Team scatena un po’ di casino con risate insensate e deficienti, tanto che una madre con figlioletta seduti nel tavolo dietro il nostro riesce a dire al marito “ma proprio a questo tavolo dovevamo metterci?”. Nonché luogo in cui il Dav scopre di avere ancora le chiavi dell’armadietto portasci dell’albergo. 
Questo è tutto. Baci abbracci e sessi anali dal vostro Spadacci Snowteam.


Degustazione di Torre Pietraia a 3000 mt