Porca vacca e dico porca vacca… lo Spadacci Snowteam inizia
la stagione con niente meno che un week end; 2 notti in albergo e 2 giorni di
snow. Di cose da dire ce ne sono, quindi cercherò di essere breve. (Comunicato
per le associazioni ecclesiastiche: questo racconto potrebbe essere pieno di
PD, quindi qualora possibile siete pregati di astenervi dal leggerlo).
Presenti all’appello Jhonny Spada più due amici
del team, il Dav ed Erling. I lettori più fedeli probabilmente ricordano che
Spada sia un ritardatario cronico, ma mi tocca tristemente ammettere che c’è di
peggio!! Ebbene si, il Dav è riuscito a fare tempi da record negativi. Quando
io e Spada abbiamo citofonato la frase “dai, salite un attimo” aveva già fatto
presagire il peggio. In un modo o nell’altro siamo riusciti a partire, ed avendo
accumulato un discreto ritardo Erling si è sentito in dovere di scegliere una
strada con in mezzo un passaggio a livello, giustamente chiuso, il quale ha
scatenato già dei vari PD, DP e cristamenti vari.
Dopo questo piccolo inconveniente il viaggio procede in
scioltezza, a parte la pioggia battente, a parte il capriolo che stavamo
investendo, a parte la bufera di neve, a parte gli slittamenti sui tornanti, a
parte che la Opel Corsa fatica a stare dietro a una Pegeout 406 super mega
turbo plus anal, ma per il resto tutto a posto... PD. riusciamo ad arrivare in vetta, arrivando all’hotel Pirovano in orario
perfetto per perdersi la cena e con anche dei testacoda da tamarri eseguiti nel parcheggio
innevato.
Passiamo subito al
mattino successivo.
Sveglia puntata alle 8 e colazione abbondante, perché ci
vogliono energie per sopravvivere all’alcool della giornata. La bufera non
accennava a diminuire, ma noi siamo dei duri, si sa, e quindi si parte per
prendere la funivia. Skilift chiusi, ancore chiuse, visibilità nulla… e si
aggiunge il fatto che per riprendere la funivia dopo essere scesi dalla pista
bisognava camminare per 50 metri in salita. Motivazioni che bastano e avanzano
per convincerci a tornare all’albergo e che spingono già al primo giro di
Pampero Aniversario in fiaschetta. A sto giro ne avevo tre, per non rischiare
di rimanere senza nel bel mezzo di una bufera di ne.
Ma noi siamo atleti, siamo dei duri, e quindi col cazzo che
demordiamo. E scatta l’idea di costruirci un kick per saltare. Prima però si
rende necessaria una pausa di degustazione del Torre Pietraia, vino
pregiatissimo… o greggio, dipende dai punti di vista, il quale in alta quota
acquisisce doti incredibili. Finalmente pronti e armati di pale comincia la costruzione del kick.La dura fatica di questa
esperienza ci ha fatto meritare un’oretta in piscina, con idromassaggio, bagno
turco e una manata sul naso al Dav da parte di Erling.
Passiamo direttamente al secondo giorno.
La bufera
decide di calmarsi, la visibilità si fa più decente e quindi decidiamo di
ritentare. Prima funivia, seconda funivia, skilift, prima discesa, di nuovo
funivia… e fin qui tutto bene, finchè ci viene la brillante idea di spararci il
fuoripista che ci avrebbe riportato al Pirovano. “Massì andiamo qui a destra”,
grave errore!!! Se ci fossero stati dei cartelli di indicazione il primo
avrebbe avuto scritto “salvezza” il secondo “morte”, ovviamente il cartello
“salvezza” avrebbe indicato la sinistra. E fu così che ci siamo lanciati
nell’esperienza più faticosa nella storia dello snowboard, primo pezzo in
discesa… e poi mille mila chilometri da camminare con la tavola sottobraccio,
attaccandola ai piedi solo di tanto in tanto per qualche breve pezzo.
Doccia scroccata
alla piscina del Pirovano (in mutande) e poi tentativo di partenza, e qui la
Opel Corsa accusa un po’ i due giorni passati ferma a 3000 metri, e ci mette
giusto quella mezzoretta buona per accendersi. Pensavate che fosse finita qui!
Invece no!
Il week end si conclude con una cena al ristorante La Brace,
ristorante abbastanza IN, dove il Team scatena un po’ di casino con risate
insensate e deficienti, tanto che una madre con figlioletta seduti nel tavolo
dietro il nostro riesce a dire al marito “ma proprio a questo tavolo dovevamo
metterci?”. Nonché luogo in cui il Dav scopre di avere ancora le chiavi
dell’armadietto portasci dell’albergo.
Questo è tutto. Baci abbracci e sessi anali
dal vostro Spadacci Snowteam.
Degustazione di Torre Pietraia a 3000 mt |