Cani
e porci gente, cani e porci. Prenotazione al Villaggio Olimpico di Bardonecchia
effettuata per ben 22 persone per gli ormai immancabili due giorni del Rider
Palace.
Ma
andiamo con ordine, il primo punto è come sempre quello dei ritardi.
Ritrovo
stabilito per le 6.15 del sabato mattina, pare che alle 6.10 squillasse il
telefono di Marco e lo svegliasse, bello pronto per preparare la borsa e
passare a prendere altre tre persone, insomma è chiaro che non sia arrivato
esattamente puntuale.
La
Roby invece vince il premio più “stronza della vacanza”, riuscendo a
dimenticare i pantaloni da sci… cioè per due giorni di sci puoi dimenticare le
mutande, i bigodini, i preservativi, gli assorbenti interni, i missili terra
aria, i crisantemi… ma cazzo, non i pantaloni da sciiiiiiiii. Sarebbe stato
corretto farla sciare in mutande, ma il magnanimo Mike le ha prestato un paio
dei suoi.
Dopo
noleggi e varie viene presa la prima seggiovia, intorno alle 11. Una buona dose
di neve fresca e un park niente male, ma non è questo che interessa allo
Spadacci Snowteam, quindi passiamo subito alle cose importanti. Pare che i
posti al Villaggio Olimpico fossero tutti occupati, eppure il Team &
friends avevano tutti una camera quadrupla pur essendo dentro in due per
stanza, ora… ma con che diavolo di criterio dividete la gente in stanze??
Post
doccia almeno il 110-120% dei partecipanti è svenuto sul proprio letto, questo
faceva presagire una serata già terminata… eeeee invece no, solo dopo cena
comincia la parte giusta.
Alla
conquista di Bardonecchiaaaaaaa!!!
Non voglio fare quello che dice sempre che
team & co. hanno spaccato, però team & co. hanno spaccato. Un karaoke
d’altri tempi, Spada lanciatissimo su “maledetta primavera” e Tony con “la
descrizione di un attimo”, ma su tutti spicca un Carlos che strabilia il
pubblico con i sempreverdi Pooh, c’era gente in lacrime, ne siamo quasi certi, per non parlare dell’esibizione di gruppo su “triangolo” di Renato Zero.
Sta di fatto che se non ci fosse stato lo Spadacci Snowteam
& friends il karaoke sarebbe stato un fiasco totale, e nemmeno hanno avuto
la decenza di pagare.
Intermezzo
importante: tanti auguri ad Anna also know as Mogano che in questa occasione ha
compiuto gli anni, e tanti auguri anche per la sua gravidanza.
Dopo
le varie prodezze cominciano i balli di gruppo, a quanto pare le uniche
interessate erano Taty e Cristina, quindi il gruppo si dilegua, per riunirsi
successivamente nella discoteca dell’albergo.
Qui si scatena il finimondo,
Fabio è sempre il più in forma, che te lo dico affare? Pippo quasi intenzionato
a rimorchiare una cosa che somigliava ad un comodino con l’utero (non ci è dato
sapere se avesse davvero l’utero), Mike decide di spaccarsi di alcool e
dichiarerà “ragazzi, sono imbenzinato forte”. Ma non dimentichiamo il colpo di
classe da parte del gruppetto formato da Jhonny, Marco, Mike, Sara, Robby e i
suoi amici. Ebbene il gruppo è riunito a fumare nella stanza di Robby, quando
questo invita il suo amico a fumare sul balcone invece che all’interno, il
quale risponde con un “che, hai paura che suoni l’allarme??” e soffia sul
rilevatore di fumo; tempo un minuto e per tutto il Villaggio Olimpico si sente
la sirena antincendio… inutile dire che il gruppo si è dato alla fuga in tempi
da record. È ancora da stabilire se l’allarme sia scattato per colpa loro o se
fosse solo un’incredibile coincidenza, io personalmente punto tutto sulla
prima.
Una
menzione particolare va a Fabio, che ha portato qualcosa come sette magliette
per stare via una sola sera ed è rimasto un po’ a scegliere quella da mettere
per poi tenere tutta sera quella vinta allo stand Malibù la sera stessa… peggio
delle fighe!!
Questo
è quanto, ci sarebbe la seconda giornata di snow, ma andiamo, chissenefrega.
Pare che tutti siano sopravvissuti.
Un
ringraziamento speciale a:
-
il Presidente Coniglio Spada che ha effettuato la prenotazione
-
il dio Eywa
-
il creatore dei LEGO
-
gli italiani delle barzellette coi francesi, tedeschi e inglesi
-
hellraiser
-
la lotta nel fango
-
ET
L’abuso
di Spadacci Snowteam può creare dipendenza, assumere responsabilmente.
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