8.1.08

ALTRO GETTONE, ALTRA CORSA……


Data astrale 06.01.2008   Ore 8:30 

Lo Spadacci snowteam (Jhonny, Spada e Mike questa volta) dopo qualche imprevisto (che identifichiamo nel ritardo cronico di Spada, che a sto giro è pure tornato a casa a prendere gli scarponi dimenticati) parte più agguerrito che mai verso la Valle d’Aosta, destinazione Pila. 
Una volta arrivato, l’intero team rimane impressionato dalla notevole quantità di neve che ricopre l’intero paesaggio il che fa supporre che si andrà incontro ad una giornata molto divertente ma allo stesso tempo molto dispendiosa dal punto di vista fisico…
Pronti via si sono verificati alcuni imprevisti sulla tabella di marcia del team, ma una volta recuperati scarponi e scarponcini il viaggio fila liscio fino ad Aosta, o quasi se non fosse per un  gatto suicida schivato per un soffio…
Dopo i soliti preparativi che richiedono abbastanza tempo, da Aosta il team prosegue verso Pila con l’ovovia , una soluzione molto funzionale e veloce che il team consiglia a chiunque intenda trascorrere piacevoli giornate di sci a Pila.
Quasi obbligato il team sceglie come prima discesa una pista “spaccagambe” che non è proprio il massimo, ma non per questo si scoraggia, e prosegue il suo viaggio alla scoperta dell’intero comprensorio, non vastissimo a causa di alcune piste chiuse.

Notiamo la diversa visione della vita sciistica dei diversi membri del team:

piano di Mike à “prendiamo la pista A, poi il collegamento B che porta alla seggiovia 1, cosi possiamo fare la pista C e arrivare sulla pista D”

risposta di Spada à “secondo me potremmo andare in una baita a mangiare”.

In ogni caso dopo aver sciato su tutte le piste che Pila poteva offrire, lo Spadacci snowteam si guadagna un meritato riposo in baita, e dato che il team gradisce i piatti tipici e non essendo più in Valtellina vengono abbandonati pizzoccheri e bresaola a favore di stinco e polenta concia. Ordinazione di birra un po’ sottotono (birra piccola anziché media), sicuramente per colpa della fiaschetta, portata da Jhonny, piena di Pampero Aniversario, che però certamente aiuta nei momenti di difficoltà.
Un po’ appesantito dalla mangiata, il team riparte concentrandosi soprattutto su svariati fuori pista in neve fresca, i quali oltre ad aumentare drasticamente la stanchezza provocano cadute stellari e diversi ribaltamenti i quali talvolta hanno richiesto alcuni minuti per riuscire a rimettersi in sesto. Un ribaltamento di Mike ne ha richiesti addirittura venti di minuti per la ripartenza, infatti ha perso uno sci in neve fresca, ritrovato da Jhonny dopo un’estenuante ricerca da parte dei due eroi.
Verso le ora 16:30 il primo membro del team (il presidente), colto improvvisamente da una stanchezza che non lascia scampo, si dirige verso la baita per una birretta rigeneratrice mentre il resto del team si appresta a compiere un’ultima discesa prima di riprendere l’ovovia che li ricondurrà alla macchina, che inspiegabilmente era parcheggiata perfettamente dritta e all’interno delle linee di separazione, inspiegabilmente perché la mattina il parcheggio era completamente coperto di neve e non si vedeva nemmeno l’ombra della benché minima linea bianca, inoltre manovra effettuata con gli scarponi indossati (ci stiamo ancora chiedendo come Spada abbia fatto un parcheggio cosi perfetto).
Per comprendere a fondo la fatica della giornata basta vedere il rapporto con le marce di Jhonny alla guida durante il ritorno.

Mike: ma se metti in quinta?
Jhonny: cazzo dici? Sono già in quinta.
Jhonny (abbassando lo sguardo verso il cambio): porca merda!! (e cambia marcia mettendo in quinta)

Passano venti minuti…

Jhonny: merda, ero di nuovo in quarta
Spada: cazzo Jhonny, sei recidivo.

Passano altri venti minuti e Jhonny tenta di passare dalla terza alla seconda sperando di mettere in quarta, e qui finisce la tragedia delle marce e della giornata.
Ricordate che lo Spadacci Snow team vi ama.

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