23.2.10

CHI PIU’ NE HA PIU’ NE METTA


Cani e porci gente, cani e porci. Prenotazione al Villaggio Olimpico di Bardonecchia effettuata per ben 22 persone per gli ormai immancabili due giorni del Rider Palace.
Ma andiamo con ordine, il primo punto è come sempre quello dei ritardi.
Ritrovo stabilito per le 6.15 del sabato mattina, pare che alle 6.10 squillasse il telefono di Marco e lo svegliasse, bello pronto per preparare la borsa e passare a prendere altre tre persone, insomma è chiaro che non sia arrivato esattamente puntuale.
La Roby invece vince il premio più “stronza della vacanza”, riuscendo a dimenticare i pantaloni da sci… cioè per due giorni di sci puoi dimenticare le mutande, i bigodini, i preservativi, gli assorbenti interni, i missili terra aria, i crisantemi… ma cazzo, non i pantaloni da sciiiiiiiii. Sarebbe stato corretto farla sciare in mutande, ma il magnanimo Mike le ha prestato un paio dei suoi.
Dopo noleggi e varie viene presa la prima seggiovia, intorno alle 11. Una buona dose di neve fresca e un park niente male, ma non è questo che interessa allo Spadacci Snowteam, quindi passiamo subito alle cose importanti. Pare che i posti al Villaggio Olimpico fossero tutti occupati, eppure il Team & friends avevano tutti una camera quadrupla pur essendo dentro in due per stanza, ora… ma con che diavolo di criterio dividete la gente in stanze?? 
Post doccia almeno il 110-120% dei partecipanti è svenuto sul proprio letto, questo faceva presagire una serata già terminata… eeeee invece no, solo dopo cena comincia la parte giusta.
Alla conquista di Bardonecchiaaaaaaa!!! 
Non voglio fare quello che dice sempre che team & co. hanno spaccato, però team & co. hanno spaccato. Un karaoke d’altri tempi, Spada lanciatissimo su “maledetta primavera” e Tony con “la descrizione di un attimo”, ma su tutti spicca un Carlos che strabilia il pubblico con i sempreverdi Pooh, c’era gente in lacrime, ne siamo quasi certi, per non parlare dell’esibizione di gruppo su “triangolo” di Renato Zero.
Sta di fatto che se non ci fosse stato lo Spadacci Snowteam & friends il karaoke sarebbe stato un fiasco totale, e nemmeno hanno avuto la decenza di pagare.
Intermezzo importante: tanti auguri ad Anna also know as Mogano che in questa occasione ha compiuto gli anni, e tanti auguri anche per la sua gravidanza.
Dopo le varie prodezze cominciano i balli di gruppo, a quanto pare le uniche interessate erano Taty e Cristina, quindi il gruppo si dilegua, per riunirsi successivamente nella discoteca dell’albergo.
Qui si scatena il finimondo, Fabio è sempre il più in forma, che te lo dico affare? Pippo quasi intenzionato a rimorchiare una cosa che somigliava ad un comodino con l’utero (non ci è dato sapere se avesse davvero l’utero), Mike decide di spaccarsi di alcool e dichiarerà “ragazzi, sono imbenzinato forte”. Ma non dimentichiamo il colpo di classe da parte del gruppetto formato da Jhonny, Marco, Mike, Sara, Robby e i suoi amici. Ebbene il gruppo è riunito a fumare nella stanza di Robby, quando questo invita il suo amico a fumare sul balcone invece che all’interno, il quale risponde con un “che, hai paura che suoni l’allarme??” e soffia sul rilevatore di fumo; tempo un minuto e per tutto il Villaggio Olimpico si sente la sirena antincendio… inutile dire che il gruppo si è dato alla fuga in tempi da record. È ancora da stabilire se l’allarme sia scattato per colpa loro o se fosse solo un’incredibile coincidenza, io personalmente punto tutto sulla prima.
Una menzione particolare va a Fabio, che ha portato qualcosa come sette magliette per stare via una sola sera ed è rimasto un po’ a scegliere quella da mettere per poi tenere tutta sera quella vinta allo stand Malibù la sera stessa… peggio delle fighe!!
Questo è quanto, ci sarebbe la seconda giornata di snow, ma andiamo, chissenefrega. Pare che tutti siano sopravvissuti.

Un ringraziamento speciale a:
-       il Presidente Coniglio Spada che ha effettuato la prenotazione
-       il dio Eywa
-       il creatore dei LEGO
-       gli italiani delle barzellette coi francesi, tedeschi e inglesi
-       hellraiser
-       la lotta nel fango
-       ET

L’abuso di Spadacci Snowteam può creare dipendenza, assumere responsabilmente.



Gruppo al completo

19.1.10

MADESIMO – DELIRIO DI ONNIPOTENZA


Non c’è granchè da segnalare per questa uscita, quindi verranno raccontate solo le “tragedie” vissute dal gruppo.
Ma prima c’è un appunto da fare, onore a Carlos che solitamente è più in ritardo di Spada (cosa già di per se inquietante), ma che stavolta si è fatto trovare pronto sotto casa alle ore 6.55, nonostante una serata alcoolica terminata tra le 5 e le 6 della mattina stessa.
Come è prevedibile ha dovuto aspettare il ritardo del gruppo addetto a passarlo a prendere, non escludiamo che abbia tirato svariati porconi liberatori.
Detto ciò passiamo alle tragedie di cui sopra. 
Tutto comincia quando Mike parte per parcheggiare, accompagnato da Jhonny. È qui che come da titolo parte un delirio di onnipotenza in stile “io c’ho il pick up 4x4, io parcheggio dove voglio” da parte di Mike, che vuole parcheggiare su un cumulo di neve.

Jhonny: “dove stai andando? Se parcheggi lì non esci più”
Mike: “tsk, che vuoi che sia? Ci ho parcheggiato anche l’altra volta”

Parte deciso eeeee taaaac, bloccato nella neve… comincia quindi il piano di recupero, i due vengo raggiunti da Riky, Peppino, Dario e Matteo e tentano la classica manovra denominata “spingiiiiiiii”; cosa non molto semplice siccome il Nissan Navara non ha esattamente lo stesso peso di una Fiat Panda dell’86, infatti inizialmente non si muove di un centimetro. Manovra numero due denominata “mettiamo qualcosa sotto la ruota che gira a vuoto”, viene messa una sacca degli scarponi sotto la ruota, che girando la spara fuori dall’altra parte. Manovra numero tre denominata “e io metto le catene da neve del Fiat Doblò di Peppino”… commento comune “Mike ma sei scemo? Ste catene non ci stanno manco sulla leva del cambio del pick up”. Manovra numero quattro “allora le catene le mettiamo sotto la ruota, che fanno più grip della sacca”, anche queste sparate fuori. Nel frattempo la ruota girando a vuoto arriva al fango e Jhonny giustamente viene riempito di schizzi su maschera, faccia, giacca, pantaloni… un po’ tutto.
Quando tutto sembrava perduto e il gruppo aveva quasi rinunciato, non si sa bene come, la situazione è stata risolta con delle spinte ritmiche ben assestate, è un po’ come il sesso, spingere con la giusta intensità nei momenti opportuni, e poi oh quelli li sono atleti cazzo.
Tra un tentativo e l’altro Mike ammette: “forse ho un po’ esagerato”… esagerato? 
Prostrati, inchinati, supplica perdono e fai anche un servizietto a chi ha dovuto aiutarti.

Buona parte delle tragedie è da attribuire a Matteo, il giovane fratello di Dario. 
Questo ragazzo ha una mente di un altro livello, ci sono giunti racconti che narrano le sue imprese; pare che una volta sentendosi Jimi Hendrix abbia tentato di suonare la chitarra coi denti e gli sia rimasta una corda incastrata nell’apparecchio e ultimamente sia rimasto con la lingua attaccata ad un palo per il freddo, come nel film “scemo e più scemo” e questo dice tutto; io personalmente vorrei che questo personaggio venisse ricordato dalla storia. 
Ma torniamo al presente, è riuscito a perdere un guanto, non si sa bene come, cadere dalla seggiovia in partenza rimanendoci appeso e cambiare tre volte la tavola noleggiata perché distruggeva in qualche modo gli attacchi. Due pollici su per te Matteo.

E a fine giornata l’ultima perla, il gruppo si perde per strada la Roby, cioè la fidanzatina di QGFDR. Il problema principale è che parte dei giovani avevano la macchina a Madesimo e l’altra parte l’aveva a Campodolcino, che sono esattamente ai lati opposti del comprensorio; la Roby è rimasta allegramente a sciare in zona Madesimo nonostante fosse nel gruppo con la macchina Campodolcino, fin quando gli impianti erano praticamente in chiusura, cosa che gli avrebbe impedito il ritorno sull’altro lato. Allora Jhonny si sacrifica da eroe e vola alla velocità della luce a prendere l’ultima seggiovia, che gli viene chiusa dietro e raggiunge Campodolcino al posto della fanciulla.
La giornata si chiude coi racconti della Ste su quanto sia violenta, di quando ha picchiato ragazze, vecchiette e non escludiamo che lo abbia fatto anche con divinità.

Lo Spadacci Snowteam è contro gli eretici che sostengono che la Terra non sia piatta.


l'onnipotente e l'infangato

8.1.10

BESTIE DA PARK 2


Cercheremo di essere brevi e concisi, che oggi qui a Milano il cielo è grigio e tetro quindi non ho voglia di fare una fava.
Partiamo dicendo che Spada e Carlos si trovavano già al quartier generale dello Spadacci Snowteam, ovvero casa di Carlos dalle parti di Bormio/Livigno insieme ad alcuni amici del team: Marco, Lety (aka Letizia) e Mabel (aka Mabel). Come un fulmine a ciel sereno, a metà giornata del 5 gennaio, parte a Jhonny l’idea di raggiungerli per la sciata del 6; il quale poco dopo viene contattato da Robby:

Robby: “stasera vengo a trovarti?”
Jhonny: “stasera non ci sono, parto per Livigno”
Robby: “allora vengo anche io”
Jhonny: “yeah, a dopo allora”

Durante il viaggio in macchina non può mancare la perla di saggezza di Robby:
(parte “knocking on heavens door” sull’autoradio)

Robby: “oooh bella sta canzone, Jhonny, ma lo sai cosa vuol dire?”
Jhonny: “bussando alla porta del paradiso”
Robby: “ah… bravo… io pensavo volesse dire bussando a ogni porta”
Jhonny: -.-

E così alle 21:40 è avvenuto l’arrivo, giusto in tempo per una carbonara d’altri tempi accompagnata da vino e varie. Serata all’insegna di sesso, droga e rock ‘n’ roll (potrebbe non essere vero, la musica più rock sono stati i Lunapop, sesso chi lo sa se qualcuno l’ha fatto e se anche ci fossero state storie di droga non se ne può mica parlare su internet eeeeh). In ogni caso dell’alcool c’era e sono comparse anche delle ciliegine sotto spirito che hanno riportato alla memoria l’ubriachezza molesta di un paio di anni fa. Partono anche balli scozzesi da parte di Robby (cose che a dire il vero c’entravano poco con il ballo) e racconti di vita vissuta.

Quindi parte la giornata sciistica, ovviamente con un bombardino, giornata stupenda metereologicamente parlando e inoltre il park di Livigno è sempre al top.
Lety che ancora è principiante si ferma a prendere lezioni da un maestro a detta sua super figo, super bullo, super bravo e super gentile mentre il resto del gruppo si butta in park dopo qualche discesa. 
Jhonny tira una musata congelandosi metà faccia e Robby una culata su un rail, ma a chi va peggio è la Lety, che accusa un colpo a un braccio non indifferente (sentendosi dire da tutti “sarà solo la botta, se fosse rotto non saresti così tranquilla”, salvo poi scoprire una frattura dell’ulna nei giorni successivi).
Insomma giornata produttiva e rientro al quartier generale per una cena a base di costate, acquistate al volo, con Jhonny che addenta incurante ogni cosa, Robby che si lamenta per la scarsa cottura, a quanto pare lui le vuole carbonizzate, Lety che si fa tagliare la costata a pezzetti come i bimbi lamentando il dolore al braccio, Spada e Carlos che in qualità di cuochi si tengono le costate più grosse e Mabel che pur avendo l’utero pare non si sia lamentata. Tra l’altro la serata è stata caratterizzata dall’affermazione di Spada “stasera faccio pausa, niente alcool”…
5 minuti dopo “metto le birre in fresco per la cena”
10 minuti dopo “mi faccio uno Sbagliato, qualcuno ne vuole?”
Tranquillo Spada, per i primi 10 secondi dopo l’affermazione ti avevano creduto.
E questo è quanto e il cielo è ancora grigio.

Lo Spadacci Snowteam da giovane saltava i fossi per la lunga.