GAVERLAND SHREDDING NIGHT 2012 from Spadacci Snow Team on Vimeo.
28.2.12
20.2.12
GAVERLAND NIGHT FEVER
Il
Gaver. Per il Gaver un paio di parole vanno spese.
Partiamo
da principio, cosa è il Gaver?
Ebbene, è il buco del culo del mondo, con un
totale di forse tre impianti di risalita si pone a un buon punto della speciale
classifica “ I COMPRENSORI PIU’
INSIGNIFICANTI DELLA STORIA” ; l’unico tra questi impianti che non sia uno skilift
risale alla conquista di Cartagine, è una di quelle seggiovie in ferro battuto
che solo i partigiani più duri si azzardavano ad utilizzare, una di quelle che
dal colpo che ti danno dietro alle gambe quando cerchi di prenderle pensi
mantengano una velocità media di 600 km/h, salvo poi scoprire che in realtà ci
mette 3 ore e 27 minuti per arrivare in cima.
Allora
perché andare al Gaver viste le premesse? Basta passare alle note positive per
capirlo.
1.
Il comprensorio offre uno snowpark.
2. Tale snowpark,
seppur mediamente piccolo, risulta ben godibile. Strutture adeguate, precise e interessanti.
3.
Uno skilift accanto al park. Da fondo park a inizio park, senza perdite di
tempo.
4.
Due sere a settimana il park è illuminato e utilizzabile in notturna.
5.
Lo skipass per la notturna costa 12 euri e il giornaliero non supera mai i 20
euri.
6.
Dopo la notturna è possibile pernottare direttamente in loco ad un costo
ridicolo.
7.
Ci sono allegre presenze locali che ti incitano a fare meglio.
E allora che
diavolo vuoi fare il venerdì sera? Toqueville? Gioa69?
Serafesciondaminchiaquantosonofescion in corso Como?
Non
pigliamoci per il culo, notturna al Gaver!
Skilift-park,
skilift-park, skilift-park, skilift-park… ripetere la sequenza per almeno 20
volte nel giro di un’ora e avrai ottenuto la giusta ricetta per questo luogo di
piacere. E se aggiungi il punto 7, di cui sopra, sei il bambino più felice del
mondo; penso sia il sogno di chiunque sentirsi urlare da un bresciano con
evidenti problemi “OLLAAAA GNAROOOO!!!”.
Arriva
dunque il punto 6, pernottamento e pronti per girare durissimo come solo lo
Spadacci Snowteam sa fare (quasi ho creduto pure io alle mie parole stavolta).
L’evento
più rilevante del sabato è senza dubbio la temperatura, una volta ho camminato
sulla superficie del sole, ma nemmeno lì la temperatura era così elevata. Mike,
Jhonny e QGFDR passano la giornata ovviamente in felpa, con evidenti problemi
di schiumaggio estremo ma Spada no! L’uomo che riesce a sudare anche
scaccolandosi (e non caccole impegnative eh, caccole che vengon fuori al primo
colpo, senza fatica), dichiarerà: “no no, io con la giacca sto bene…”
No
Spada, non stai bene, sotto nessun punto di vista.
Dopo
di che il ritorno a casa diventa semplice se pensi di essertelo risparmiato ad
orari indegni della notte precedente.
Per
oggi è tutto.
Lo
Spadacci Snowteam crede nel libero scambio di fluidi organici.
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