20.2.12

GAVERLAND NIGHT FEVER


Il Gaver. Per il Gaver un paio di parole vanno spese.
Partiamo da principio, cosa è il Gaver? 
Ebbene, è il buco del culo del mondo, con un totale di forse tre impianti di risalita si pone a un buon punto della speciale classifica “ I COMPRENSORI PIU’ INSIGNIFICANTI DELLA STORIA” ; l’unico tra questi impianti che non sia uno skilift risale alla conquista di Cartagine, è una di quelle seggiovie in ferro battuto che solo i partigiani più duri si azzardavano ad utilizzare, una di quelle che dal colpo che ti danno dietro alle gambe quando cerchi di prenderle pensi mantengano una velocità media di 600 km/h, salvo poi scoprire che in realtà ci mette 3 ore e 27 minuti per arrivare in cima.
Allora perché andare al Gaver viste le premesse? Basta passare alle note positive per capirlo.

1.  Il comprensorio offre uno snowpark.
2. Tale snowpark, seppur mediamente piccolo, risulta ben godibile. Strutture adeguate,     precise e interessanti.
3. Uno skilift accanto al park. Da fondo park a inizio park, senza perdite di tempo.
4. Due sere a settimana il park è illuminato e utilizzabile in notturna.
5. Lo skipass per la notturna costa 12 euri e il giornaliero non supera mai i 20 euri.
6. Dopo la notturna è possibile pernottare direttamente in loco ad un costo ridicolo.
7. Ci sono allegre presenze locali che ti incitano a fare meglio.

E allora che diavolo vuoi fare il venerdì sera? Toqueville? Gioa69? Serafesciondaminchiaquantosonofescion in corso Como?
Non pigliamoci per il culo, notturna al Gaver!

Skilift-park, skilift-park, skilift-park, skilift-park… ripetere la sequenza per almeno 20 volte nel giro di un’ora e avrai ottenuto la giusta ricetta per questo luogo di piacere. E se aggiungi il punto 7, di cui sopra, sei il bambino più felice del mondo; penso sia il sogno di chiunque sentirsi urlare da un bresciano con evidenti problemi “OLLAAAA GNAROOOO!!!”.
Arriva dunque il punto 6, pernottamento e pronti per girare durissimo come solo lo Spadacci Snowteam sa fare (quasi ho creduto pure io alle mie parole stavolta).
L’evento più rilevante del sabato è senza dubbio la temperatura, una volta ho camminato sulla superficie del sole, ma nemmeno lì la temperatura era così elevata. Mike, Jhonny e QGFDR passano la giornata ovviamente in felpa, con evidenti problemi di schiumaggio estremo ma Spada no! L’uomo che riesce a sudare anche scaccolandosi (e non caccole impegnative eh, caccole che vengon fuori al primo colpo, senza fatica), dichiarerà: “no no, io con la giacca sto bene…”
No Spada, non stai bene, sotto nessun punto di vista.
Dopo di che il ritorno a casa diventa semplice se pensi di essertelo risparmiato ad orari indegni della notte precedente.
Per oggi è tutto.

Lo Spadacci Snowteam crede nel libero scambio di fluidi organici.

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