Come
iniziare? Dunque, presenti Jhonny, Spada, Mike, Carlos e ospite il Dav.
Destinazione Madesimo. Ritrovo ore 7, davanti a casa di Spada
(cosi anche se è in ritardo deve solo uscire di casa). Un Jhonny che mi arriva
alle 6.50 giusto per non sbagliare, Mike che arriva col Dav alle 7.10 (il Dav
era nudo affacciato alla finestra a lavarsi i denti quando Mike è passato a
prenderlo… “2 secondi e arrivo”… siccerto), uno Spada che sollecitato
telefonicamente esce subito di casa e… un Carlos che arriva con SOLO un’ora
di ritardo, accettabile ma purtroppo gli toccherà pagare la colazione a tutti.
Essendo ormai le 8 è orario di apertura della pasticceria di
Mancini, caro amico del team.
Le tende del negozio erano ancora abbassate
all’arrivo dei 5, e la faccia del Mancio che le tira su sentendo bussare sul
vetro è stata davvero da foto. Quindi breakfast at Mancini’s, che al Mancio
Tiffany gli fa un sonoro pompino; brioche alla nutella, alla marmellata, trecce
alla crema, caffè, cappuccini e latti macchiati (sarà così il plurale di latte
macchiato? Forse no, ma chi siamo noi per giudicare?), una colazione adeguata
per le fatiche che attendono il Team.
Breakfast @ Mancini's |
Chiappe d'oro |
Prima discesa è già macello.
Un Carlos lanciato più che mai
si butta in neve fresca, ma pianta un volo che gli costa qualche minuto di
fatica e arrancamenti per uscirne fuori, nulla di grave, un sorso di fiaschetta
ed è di nuovo in forma.
Mentre nello stesso momento Mike decide di ripetere la
performance dell’anno prima perdendo uno sci in neve fresca, a sto giro ci son
volute tre persone, una pala, uno stinco del Dav distrutto e 40 minuti per
ritrovarlo. Dopo questo piccolo incidente si parte con boschetti e
sottoseggiovie da manuale, sempre con voli, infossamenti e rotolamenti che non
possono mancare nei numeri dello Spadacci Snowteam.
Mike sempre più propositivo
con boschetti e varie, Carlos che segue a testa alta anche sotto la seggiovia e
Spada che ogni tot metri decide di rotolarsi nella neve. Ma il peggiore della
giornata è Jhonny che riesce ad accartocciarsi e
picchiare la faccia contro il suo stesso ginocchio; ginocchio dolorante e
sangue sputato per almeno una decina di minuti (scoprendo che il rosso sulla
neve risalta da dio).
Finalmente arriva l’ora di pranzo con il Dav che riesce
ad attaccar bottone con ogni femmina che lavorava in quel self service. Dav che
tra l’altro mostra tutta la sua indignazione quando Jhonny si presenta con una di zuppa di cipolle, intimandogli anche di non parlargli se non da una distanza
maggiore ai 4 metri.
Jhonny dichiarerà in seguito che tra zuppa di cipolla e sangue, il suo alito ricreava nella sua bandana
che copre naso e bocca, un microclima con un odore misto tra mestruo e cipolle.
Dopo i disastri
iniziali la giornata prosegue più tranquilla fino a che ci si perde il Dav, che
non becca la stradina di collegamento e viene recuperato da Mike e Jhonny,
mentre Carlos e Spada attendono in baita. Bombardini, vin brulè e poi tutti a
casa.
Rientro in sobrietà |
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