11.12.09

PETTINA TU CHE PETTINO ANCHE IO


Inizio stagione di fuoco per lo Spadacci Snowteam con una tre giorni in quel di Laax, nel cuore della Svizzera. 
I presenti sono i seguenti, in ordine alfabetico: Mike, Jhonny, Spada, Carlos, Alfio, Robby, Pippo, Fabio e Mattia. La partenza era stabilita per le 14, avvenuta intorno alle 15… per non deludere i lettori sul proverbiale ritardo del team; tra l’altro 9 persone con tavole, sci, scarponi e valige annesse, il tutto suddiviso in due macchine, un pick up e un Pajero, con una sessione di Tetris d’altri tempi per farci stare tutto.
Giusto il tempo di partire e Robby sfodera il suo famoso rompicoglionismo molesto™ con il dialogo di cui sotto.


Foto ricordo della gita


Robby: “Mike, metti la cintura di sicurezza”
Mike: “la ho”
Robby: “dai Mike, metti la cintura”
Mike: “la ho”
Robby: “Mike, la cintura! Se no io scendo”
Jhonny: “ooooooh vaccaputtanamerdalurida (e imprecazioni varie), t’ha detto che l’ha già messa!”
Robby: “ah, io pensavo parlasse di quella dei pantaloni”
Mike + Jhonny + Alfio + Carlos: -.-‘

Inutile dire che se solo Robby avesse accennato davvero una discesa dalla macchina sarebbe stato abbandonato sul ciglio della strada in un nanosecondo (lo Spadacci Snowteam è contro l’abbandono degli animali, fa eccezione solo sugli esseri umani, e talvolta sulle vacche (e ci siamo capiti)).

Altri 2 minuti e ad una rotonda viene incoronato “il più idiota del giorno”, nel prato al lato della rotonda si vede una Opel Kadett ribaltata, appoggiata sul tetto, manovra da ricordare.
Sosta in Autogrill (dopo aver percorso solamente 36 km) e poi dritti alla meta, con Carlos che durante il viaggio parte con discorsi inconcludenti.
Finalmente l’arrivo al Rider Palace, ovvero l’albergo più tamarro della storia, aveva neon colorati in ogni dove. Neon blu incastonati nell’asfalto della stradina d’ingresso, il corridoio di ognuno dei 4 piani aveva neon di colori diversi, uno blu, uno verde, uno giallo e uno rosso, neon blu perfino nel bagno!
Sistemazione veloce e parte l’organizzazione della cena. L’idea principale è stata quella di chiedere consiglio alla fanciulla della reception, anche perché era mediamente patata, quindi almeno i sette noni del gruppo si ritira dalla missione vista la beata ignoranza riguardo l’inglese e rimane Spada a stabilire la rotta da seguire. Ora c’erano delle indicazioni, “destra e poi destra” (molto dettagliate), e il nome del locale.
Come da titolo qui parte la prima pettinata, ventordicimilaseicento franchi svizzeri per una cena, a parere del pubblico, modesta; aggiungiamo il fatto del pagamento in euro con resto in franchi, anche questa una grande inculata con aggiunta di sabbia per lubrificare dato che fanno il cambio un po’ come pare a loro.
Parte del gruppo identificata in Carlos, Spada, Fabio e Pippo decide di sfruttare la discoteca sotto l’albergo dove come special guest c’era Suppa Mega Powa Nigga Dizzy Bizzy dj, dj a quanto pare famosissimo e super figo ma conosciuto solo da Carlos, che con queste cose ci va a nozze; ingresso pagato la modica cifra di 50 franchi aka 35 euri, con Jhonny che dichiarerà:

Jhonny: “35 euro li ho pagati per vedere Slipknot+Slayer al Palatrussardi, non me la sento per il Nigga, soprattutto con sto mal di testa fottuto che mi sta trapanando”. 

Non ci è dato sapere cosa sia accaduto in quella sede, se non che sono piovuti 2 di picche come se fosse la stagione dei monsoni, come direbbero gli 883 “dopo i 2 di picche in discoteca l’abbiam preso pure dalla cassiera”. Mattia, Jhonny e Robby invece si fermano al bar della hall dell’albergo per farsi un chupito, e via con un’altra pettinata, quando viene loro esplicata la cifra da pagare Mattia parte con un “sorry, ci deve essere un errore”, eeeeee invece no, nessun errore e cifra pagata.

Finalmente parte la prima giornata sulle piste e alla prima discesa viene smarrito Carlos; allora scatta il piano denominato “facciamo di nuovo questa pista così lo troviamo”, solo che Mike, Jhonny, Mattia e Robby prendono un fuoripista che li porta a una scarpinata devastante, mentre gli altri prendono una pista che li riporta giù in paese. La combriccola di Mike si ferma stremata a fare rifornimento di liquidi e si vede arrivare Carlos un po’ sconsolato che si ferma da solo al banco, quindi viene richiamato all’ordine dal gruppetto a cui racconta di essersi perso perché ha seguito uno che pensava fosse Mike avendo la sua stessa giacca, peccato che Mike va sugli sci, mentre sto tizio aveva la tavola… in ogni caso parte l’ennesima pettinata, 5 franchi per una bottiglietta d’acqua!!! Cioè cazzo, non è una vendita, è un furto.
Carlos che è più avanti ha chiesto l’acqua e poi nessuno l’ha più cagato, quindi acqua gentilmente offerta dal comprensorio di Laax, giusto per riequilibrare un po’ i conti.
Due le note importanti che meritano di essere menzionate: la prima è la battuta di Pippo, il quale la ripeteva una sessantina di volte al giorno (anche dopo essere tornati a Milano tra l’altro), “da che parte è? Di Laax”, battuta che ogni volta lascia sgomenti;
la  seconda sono  le foto fake fatte dal team, ebbene si, parte dello Spadacci Snowteam & Co. ha effettuato foto da fermi in posa su alcuni rail accatastati e non utilizzati per sembrare un team di professionisti, dei veri geni..
Ma notizia ancora più importante è la cartella presa da Alfio al secondo giorno sulle piste, con un volo d’altri tempi che gli provoca una microfrattura al polso.
In mezzo a tutto ciò il Presidente Spada viene nominato Presidente Coniglio, la sua colpa è di non seguire Mike e Jhonny nelle varie attività proposte dai due raider sulle piste, come rail vari, cazzi e mazzi
Ci sarebbe molto altro da raccontare ma mi sono stufato, quindi adottiamo il Carlos style sull’inconcludenza e terminiamo qui il racconto.
Lo spadacci SnowTeam è uno Spadacci Snowteam, giuro su mia madre.



Strani animali vagano nei boschi di Laax

26.2.09

ANY GIVEN SUNDAY


“Ogni domenica puoi vincere o perdere, la questione è: sei capace di fare entrambe le cose da uomo? […]

Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l'altro fino alla disfatta. Siamo all'inferno signori miei, credetemi… e possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce.
Possiamo scalare le pareti dell'inferno un centimetro alla volta. […]
In questa squadra si combatte per un centimetro. In questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi, per un centimetro. Ci difendiamo con le unghie e coi denti per un centimetro. Perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri, il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta. La differenza fra vivere e morire.”
[Tratto dal film Any given Sunday (Ogni maledetta domenica)]




Questa introduzione è per dire che per ora ogni maledetta domenica lo Spadacci Snowteam è stato presente sulle piste (stavolta solo con Jhonny e Spada). Meta Madesimo.

Madesimo non delude mai! Ovviamente non c’era molta neve, soprattutto in fuoripista, ma piste perfette e tutte aperte, giornata decisamente soddisfacente.
Partenza avvenuta un po’ tardi, intorno alle 8, ma la guida sportiva di Spada recupera la situazione ma anche lui si accorge di non essere a Le Mans e tira un attimo i remi in barca.

Spada : 190 km/h fisso in galleria, forse sto esagerando” 
(se tu che stai leggendo sei un poliziotto questo non è mai accaduto).

Arrivo sulle piste e subito bombardino, qualche discesa e poi pranzo, come al solito senza nemmeno stare a ripetere birra e pizzoccheri.
Belli appesantiti Spada e Jhonny hanno la brillante idea di prendere la funivia per raggiungere la Val di Lei e il Canalone. Dopo un paio di piste in Val di Lei ecco arrivare il momento del Canalone, solita mazzata.
Per riprendere la tradizione dei dialoghi seguirà un dialogo avvenuto tra un bambino di una squadra di sci e uno snowboarder incontrato nel Canalone e dichiaratosi più volte ubriaco.

Ubriaco: ciao piccolo
Bimbo: (timidamente) ciao
Ubriaco: quanti anni hai?
Bimbo: 5
Ubriaco (rivolto a noi): ha 5 anni! Pensa come scierà da grande
Il bimbo lo guarda
Ubriaco (nuovamente rivolto al bimbo): cresci bene mi raccomando. Non tirare di naso.
Il bimbo lo guarda
Ubriaco: niente sbarellamenti
Il bimbo lo guarda
Ubriaco: lascia stare il nasino eh
Il bimbo lo guarda
Al che l’ubriaco si allontana e poco dopo arriva il padre del bimbo.
Bimbo: papà ho parlato con uno con la tavola.
Papà: ora andiamo
E si allontanano.

Grazie ubriaco per queste perle.
Dopodiché un paio di piste di rientro e dopo le fatiche del Canalone un’altra meritata birra media, di cui Jhonny si è portato a casa il boccale 
(se tu che leggi sei un poliziotto vale lo stesso discorso dei 190 km/h).

Canzone della giornata Wild Boys (http://it.youtube.com/watch?v=iRNmnxlYm3Q per chi non conoscesse), che fin dalla mattina ha caricato al massimo il Team.
Peace.








16.2.09

PAURA E DELIRIO A BARDONECCHIA

Delirio puro gente, delirio puro.
Troppe cose da raccontare e poco spazio per farlo. Questo racconto potrebbe venire un po’ lungo, quindi smettete pure di leggere qui, la conosco la vostra forza di volontà, scansafatiche.

Partenza di buon mattino… prevista per le 6.30, Jhonny attende fino alle 7.00 di fronte a casa sua, poi finalmente giunge l’arrivo della macchina composta da Spada, Mike e Annalisa.
I quattro raggiungono all’autogrill di Novara la macchina con Alfio, il Dav e un paio di Barbare, per evitare confusione chiameremo una Barbara X e l’altra Barbara Y (se avessi messo Barbara A e B oppure Barbara 1 e 2 magari una si sarebbe offesa perché posta dopo l’altra, lo sapete come sono le donne.
Ultima ma non meno importante arriva la macchina con Fabio, Pippo e Gildo, quest'ultimo con una faccia da alcool che lascia immaginare la serata che ha passato.
Colazione e ripartenza con già un buon accumulo di ritardo. 
Prima seggiovia presa tra le 10.30 e le 11.00, tempo bello e neve da paura, c’era cosi tanta neve da far spavento.
Gildo si appresta a  noleggiare gli sci e la tizia del negozio gli chiede un documento,

Gildo: “allora, carta d’identità non l’ho portata, la patente me l’hanno ritirata, va bene il tesserino medico?”

dopodiché la tizia gli comunica che può pagare subito o quando riconsegna gli sci, la sua risposta è stata 
“no no pago subito, dopo magari non ho più una lira”.

Viene eseguita qualche discesa prima di pranzo, dove il Dav pare abbia chiuso un 180 e decide di renderlo costantemente noto per il resto del weekend.
Quindi arriva la pausa e tutti in baita, “in” si fa per dire, viste le calde temperature il pranzo viene effettuato ai tavoli all’esterno.
Durante il pranzo intervengono due fanciulle, promotrici della Marlboro consegnavano un pacchetto in omaggio a chi fumasse già Marlboro Light, casualmente tutti dichiarano di fumare, e soprattutto di fumare Marlboro Light (Gildo aveva dichiarato 20 minuti prima di fumare Pall Mall come Jim Morrison… e guarda un po’ tutto d’un tratto anche Gildo Morrison fuma Marlboro. L’unico che rimane fregato è Jhonny che viene beccato a fumare tabacco, a nulla serve la sua obiezione “ma io fumo tabacco perché sono un pezzente, se no fumerei Marlboro come se piovesse”).
Il pranzo termina e Fabio si rilassa su una cunetta di neve poco distante dal resto del gruppo. Dopo un po’ gli viene lanciata una palla di neve e lui risponde rilanciandola, gliene viene lanciata un’altra e lui risponde, una ancora e lui risponde… e da qui il degenero, parte una royal rumble a pallate di neve; viene colpito chicchesia, compagni, sconosciuti, camerierie, anziani, marmotte, mietitrebbie, divinità, calendari di donne nude, televisori, teste di gnu imbalsamate… 
In mezzo a tutto ciò parte anche la sfida “Guglielmo Tell”, viene messa in testa a Jhonny una bottiglietta d’acqua, che deve essere colpita. Partono lanci da ogni dove, ci tentano anche sconosciuti, ma il vincitore è Mike che colpisce preciso. Pranzo terminato e ripartenza per le piste. Annalisa è un po’ in difficoltà sul curvare, la lezione del mattino col maestro non basta ancora, infatti scende qualche pista evitando abilmente le curve. Barbara X non metteva gli sci da un tot e cerca di recuperare la forma di un tempo, mentre Barbara Y non ha bisogno di scendere con stile, perché lei ha un completino della Goldwin che è super fescion e fa stile già così. 
Pippo si risveglia dal suo iniquo torpore (citazione dai Cavalieri dello Zodiaco) e parte al seguito di Jhonny e Mike per dei boschetti. Giornata sciistica terminata e ritorno verso l’albergo, con sosta nel parcheggio per un Torre Pietraia.
Check-in e subito il gruppo alla ricerca delle proprie stanze si perde nel Villaggio Olimpico.Vengono trovate le agognate stanze ed effettuata la doccia. Non c’è tempo per rilassarsi che chi si ferma è perduto, quindi meglio scendere subito a farsi svariate birre di aperitivo. Arriva così l’ora di cena, con buffet e quant’altro. 
Ore 20.40 il mondo sta cambiando… 
non apprezzando il vino dell’albergo, da cui non ci si aspettava granché, Spada dichiara “ora posso dire che è meglio bere acqua”, co-co-co-cooooosaaaaaaaaa? Spada dice meglio l’acqua di qualche altra bevanda, per di più alcolica??? Mike non sapeva più in che cosa credere.
La serata stenta a decollare, nell’albergo c’è la festa della Vans, ma non viene apprezzata più di tanto. Infatti parte del gruppo decide di andarsene a dormire e finisce che rimangono in giro solo Jhonny, Spada, Gildo, Fabio e Pippo.
Pippo regala performance di alto livello, appoggiato di schiena al banco del dj riesce a scivolare da fermo e finire in terra.
Piccola parentesi… che cazzo di problema hanno gli snowboarder con i cappelli di lana??? In discoteca… caldo soffocante… sudore in ogni dove… e loro hanno in testa il cappello di lana??? Cosa? Perché? Sono in canottiera ma col cappello di lana, pezzano da dio ma col cappello di lana… 
Anche Spada e Jhonny decidono di terminare la serata, mentre Gildo, Fabio e Pippo si fermano ancora un po’. Per faccende che non c’abbiamo voglia di specificare Jhonny chiede asilo politico nella stanza di Spada, Alfio e Mike, per poi ritrovarsi alle 7.30 di mattina in corridoio con solo i pantaloni addosso e le scarpe in mano a bussare al Dav.
Colazione abbondante per tutti, oh offre il Villaggio Olimpico, bisogna approfittarne.
Parte la seconda giornata, riassumiamo molto in breve che siamo già lunghi. Nulla da segnalare prima di pranzo a parte il Dav che, come dire, prende di petto la situazione eseguendo un rail. Sì, nel senso che nemmeno il tempo di agganciarlo e perde l’equilibrio rovinandoci sopra, però lo esegue fino alla fine, scivolandoci di pancia, ma fino alla fine!!
Pranzo e si riprendono tavole e sci.
Il gruppo viene fermato nuovamente dalle fanciulle della Marlboro Gold del giorno prima, ma non vengono riconosciti (non mi spiego come, visto quanto siano affascinanti è impossibile non riconoscerli), forgiati dall’esperienza del giorno precedente hanno risposto prontamente alla domanda “voi fumate?”. Mike subito “si, fumo Marlboro Light, ma le ho finite”, poi tocca a Jhonny, la fanciulla chiede “tu fumi?” e lui “eccome no, va che faccia, ti pare che possa non fumare?”. A fine giornata Alfio aveva 4 pacchetti nuovi di Marlboro Gold.  
Alfio continua la sua opera di maestro di sci, controllando i progressi di Barbara X e Barbara Y mentre Gildo si unisce a Pippo, Mike, Jhonny e Spada per dei fuoripista, ma dopo il primo skilift Spada caccia fuori tutta la sua vecchiaia con un “no, io basta”. 
A un certo punto si sfiora la tragedia, Jhonny si ritrova su una parete verticale, che se fosse finito giù almeno un paio di braccia presumibilmente se le sarebbe rotte. Riesce a fermarsi in tempo, ma ora tocca risalire; sale un pezzetto con una fatica mai vista, fino a raggiungere la bacchetta di Mike, che gliela tende rimanendo attaccato a un ramo e lo trascina fuori dai guai. 
Dopo un paio di discese stremanti Mike si rivolge a Jhonny dicendogli “facciamo la pista per tornare giù tranquilli tranquilli che non ce la faccio più”, Jhonny non è mai stato così d’accordo e si avviano. Dopo un pezzo rincontrano Pippo che gli fa “ragazzi, prendiamo la seggiovia fino a su e poi scendiamo in fondo?”, Mike e Jhonny si guardano… “mmm ok”. 
Che ci volete fare, un vero eroe avanza imperterrito. Ci si riunisce finalmente tutti e ci si consola con un altro Torre Pietraia prima del viaggio di ritorno. E direi che possiamo concludere qui.
Lo Spadacci Snowteam dichiara che se hai letto fin qui, hai vinto un bacio con la lingua.


Il Team e affiliati nella consueta foto di repertorio



15.1.09

BESTIE DA PARK


Lo Spadacci Snowteam si lancia a Livigno.
Per Jhonny, Spada, Mike e Carlos sabato notte passato nella casetta in montagna di quest’ultimo, per essere pronti alla domenica sciistica. Partenza comoda di sabato pomeriggio, Jhonny passa da Spada appena finito di lavorare e poi a recuperare Mike, che con tanto affetto ha anche preparato i panini per Jhonny.Via subito a recuperare Carlos e partenza immediata.
Un delirio… ora, immaginate quattro idioti a cantare “sapore di sale”, ecco, quello che avete pensato è ancora ben lontano dalla scena orribile che è stata in realtà. Così dopo varie canzoni italiane anni 80 e anche un po’ di Pooh si arriva a destinazione, con subito sosta al minimarket per birra, salame e formaggio; si può mica saltare l’aperitivo. Tutti si son lamentati del fatto che il salame sembrasse plastica ma in 2 minuti non ce ne era più traccia.
Cena con pasta al ragù, ragù gentilmente offerto da Mike’s mamma seguita da una grolla & varie ed eventuali. Guardare “Garfield 2” alla TV sembrava abusato, così belli allegri e sfatti scatta il giochino dei conigli alla WII… ennesimo delirio.
Al mattino una colazione soft con del the, cioè, ve lo vedete lo Spadacci Snowteam che beve del the? Infatti appena arrivati sulle piste è scattata la pausa bombardino, che è sempre un piacere per dare la carica. Giornata sciistica impegnativa in cui Jhonny riesce a stabilire un numero di cadute imbarazzante. 
Qualche pista di rito e poi dritti in park, da cui il titolo.
Si potrebbe pensare che con sto titolo s’intende che lo Spadacci Snowteam sia composto da superbulli che girano in park con backflip, frontside 900 eccetera… invece no! Con bestie si intende proprio bestie, insomma gente che scende da cani.
Pausa pranzo in baita, che si sa, è uno dei momenti preferiti dello Spadacci Snowteam. Durante il pranzo al tavolo accanto a quello dei nostri eroi si siede una tizia, sulla quarantina ma ancora ben messa, allora scattano discorsi del tipo “mmmm che MILF” etc etc, un paio di minuti dopo a discorso apparentemente chiuso Jhonny decide di parlare della sua insalata, condita con una salsina di chissà che, e il risultato è il seguente dialogo

Jhonny: non male questa cremina
Mike: erano anni che non sentivo dire “non male questa femmina”
Jhonny: zzo dici?Io ho detto cremina
Mike: no no hai detto femmina
Spada: anche io ho sentito femmina
Carlos: si, hai detto femmina

La discussione è ancora aperta, ognuno è rimasto sulle sue idee.
Discussioni a parte il pranzo termina e il team si ributta in park per qualche altra prestazione imbarazzate.Qualche altra discesa e la giornata si conclude; acquisto di stecche di sigarette e alcool, che a Livigno è di dovere e poi ritorno alla base per delle docce di una lunghezza imbarazzante.
Cenetta tranquilla e poi in macchina per il ritorno con discorsi su Dio e sulla religione al limite della blasfemia ma tanto i preti non leggono i nostri racconti, ne sono quasi certo.
Arrivo a destinazione in tarda serata e tutti a casa.

Lo Spadacci Snowteam brucerà all’inferno. Ma anche tu. 



Spadacci Snow Team in partenz

12.1.09

NULLA DI CHE...


Il ritrovo era alle 7, Mike per non sbagliare alle 6.45 era già sotto casa di Spada che gli telefonava… aaaaah, ho sempre adorato la gente puntuale! Di seguito arrivano Jhonny ed Erling, e subito partono le difficoltà… il portasci di Spada, dico, il portasci di Spada ha dei seri problemi con le tavole da snowboard; infatti non si possono mettere girate a faccia in giù, con gli attacchi verso il tetto della macchina, perché se no gli attacchi toccano il tetto e non è possibile chiudere il portasci. Sta di fatto che per poter mettere tutte le tavole un fortunato estratto avrebbe dovuto svitare gli attacchi; Erling si offre al volo, solo a fine sciata è risultato chiaro che ha proceduto cosi per evitarsela al ritorno.

Sosta al volo in autogrill per la colazione, con un panzerotto da parte di Jhonny, brioches da parte di Spada ed Erling e Mike che rimane in macchina privo di sensi. Passiamo in diretta alla fila mondiale per lo skipass, con degli scazzi fotonici con alcuni sciatori che dovrebbero avere la serenità e la calma tipica dello Spadacci Snowteam!!!
Nulla da segnalare fino all’ora di pranzo (a parte che Spada e soprattutto Erling hanno il vizio di andare addosso a Jhonny in ogni modo e circostanza) Dopo pranzo si parte per la Val di Lei, e di seguito esecuzione del Canalone, privo di neve fresca, ma si sa che allo Spadacci Snowteam tocca affrontarlo in ogni caso.
E ora passiamo alla nostra passione!! I boschetti!! 
Boschetti eseguiti da tutti e 4, anche se con qualche difficoltà. Infatti a un certo punto si sente un rumore del tipo “cri-crick crak crik”, in tre si voltano e vedono Mike ancora in piedi, ma con la testa infilata tra i rametti di un piccolo pino alto meno di un metro e mezzo (che detto cosi non è nulla, ma a vederlo faceva ridere un sacco!! Dico davvero.). Tempo dopo tocca anche a Spada che cade con la faccia a tipo 2 centimetri da un pino, e a Jhonny, che non si sa come si ritrova sotto i rami infilati nella neve di un altro pino … una durissima lotta per uscire vivi da questi boschetti. Scatta anche un giretto in snow park, che non guasta mai. Mike si esegue un salto nero alla perfezione, con atterraggio impeccabile mentre Jhonny, all'inizio titubante  viene convinto dallo stesso Mike a tentarlo anche lui , ma grazie alla scarsa velocità e atterra sul piano, incassandosi un tot le caviglie e soprattutto rimbalzando (nel vero senso della parola) e cadendo sul landing, a mo’ di pelle d’orso (citazione).
Classica birretta e poi funicolare per il ritorno, funicolare pienissima, che vaccammerda manco la metro in Duomo all’ora di punta. Ritorno in macchina con un po’ di traffico, ma nulla di esagerato, e con discorsi di alto livello culturale e prove di orgoglio di  Driver stressati. 

Spada (accelerando vistosamente): ma che cazzo! 
Mike: Spada, hai le tavole sul tetto. Non andare veloce.
Spada: sì, ma quello mi ha sfidato
Mike: sì, ma le tavole 
Spada: eh oh, mi ha sfidato.
E scatta anche una certa comicità da parte di Spada ed Erling.
Jhonny e Mike dormono sul sedile posteriore e i due simpaticoni lanciano un urlo di terrore inchiodando, Mike non si muove di un millimetro, mentre a Jhonny prende un colpo, scatta su guardando la strada, vede i due che ridacchiano e biascica un “fanculo” riaccasciandosi. E questo è presumibilmente tutto.

Lo Spadacci Snowteam soccorre i micetti sugli alberi.


Foto di repertorio

8.1.09

VOGLIA DI COSCIE E SIGARETTE


Cazzo cazzo cazzo, non solo Jhonny e Mike non rinunciano all’uscita settimanale, ma vengono anche accompagnati da dei calibri da 90!! Nientepopodimeno che QGFDR eeeee attenzioneeeeeee, lo zio Leeper, ai quali si aggiungono Massimo e Francesca.
Zio Leeper attrezzato con una tuta della Goldwin di un’eleganza impressionante, sci e scarponi nuovi fiammanti e anche una maschera reale; insomma, faceva la sua porchissima figura anche sulle piste, poi si sa, il brizzolato tira di brutto.
Partenza prevista per le h 7:00 da Mancini’s piazzetta. Partenza avvenuta intorno alle h: 7.30, con Jhonny imballatissimo che in macchina più che addormentarsi sviene. C’è da dire a suo favore che era sveglio dalle 6.20 della mattina di sabato. La serata di sabato è stata un po’ impegnativa per lui (tralasciamo i dettagli, che ci leggono i bambini), con ritorno a casa alle 6, giusto in tempo per prepararsi e raggiungere il punto di ritrovo; 
Ma tanto noi siamo ggiovani, chi c’ammazza! Si evita la sosta in Autogrill e si opta per una colazione sulle piste, tranne Jhonny che non opta nulla risvegliandosi direttamente nel parcheggio dell’ovetto. Noiosa fila per fare lo skipass, poi finalmente prima seggiovia… seconda seggiovia e altrettanto finalmente arriva la colazione, colazione eseguita con dei bombardini in direttissima più toast e brioches. Belli riscaldati si parte, in modo che lo zio Leeper possa mostrare “la vera indipendenza di gambe, come intendeva il grande "Mario Cotelli” (questo passo è tratto da una sua vera dichiarazione eh!).
Il gruppo si divide un po’, dato che lo zio Leeper, Massimo e Francesca decidono di stare sempre in pista, mentre Mike, Jhonny e QGFDR son sempre in boschetti e simili. Ci si riunisce giusto per prenotare il posto alla baita per il pranzo, che avviene intorno alle 13.45. Anche stavolta pranzo interessante con stinchi, cervi, polente, bresaole varie e svariato vino e in più discorsi imbarazzanti di cui tralasceremo il contenuto.
Pranzo che appesantisce non poco Massimo e Francesca che decidono di scendere direttamente alla macchina; verranno ritrovati dagli altri 4 a dormire beatamente.

A questo punto forse vi starete chiedendo cosa c’entra il titolo, bhe, assolutamente nulla!! Ma io, in qualità di narratore scrivo quello che voglio ed amando io Mauro Repetto (il biondo che c’era con Max Pezzali nei primi due album) ci metto il titolo di una sua canzone come titolo del racconto, evvaffanculo agli stronzi.

Tornando a noi, i restanti ripartono per le piste conclusive, fino ad avviarsi verso il fuoripista che porta agli ovetti. E a questo punto Leeper sfodera tutta la saggezza donatagli dagli anni, citando lo sciatore estremo degli anni '70-'80 Tony Valeruz che ha obbligato i tre giovani a sfoderare un sonoro “chiiiiii?”. Durante la discesa verso gli ovetti Mike e Jhonny si lanciano in zone estreme, evitando case, alberi e quant’altro, saltando anche un ruscello (era vuoto, ma sempre di ruscello si tratta oh). Insomma, se fossi donna io a quei due me li farei a occhi chiusi. A occhi chiusi non perche sono brutti eh!
Ovetti presi e ritorno a casa. Ritorno sonnolento, tanto da obbligare la macchinata di Mike a fermarsi all’autogrill per una Red Bull e qualche biscotto. La pausa ridona nuovo vigore che spinge anche a dei cori sulla base di Max Pezzali!!
Lo Spadacci Snowteam dichiara che ogni riferimento a cose, persone e fatti realmente esistiti è da ritenersi puramente casuale.


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